Lombardia -ville storiche- HD

Publicado 2024-04-26
Palazzo Arese Borromeo, è uno storico palazzo nobiliare lombardo, nato come villa di delizia nel 500 e successivamente ampliato a partire dal1620, sorge a Cesano Maderno, provincia di Monza e Brianza.
L'ala nord del palazzo fu costruita nel cinquecento da Bartolomeo Senior, Giulio I Arese iniziò un ampliamento intorno al 1620, ma la parte prevalente di questa magnifica residenza nobiliare nata fuori dalla città, fu fatta costruire dal 1654 al 1670 circa dall'allora presidente del Senato di Milano, il conte Bartolomeo III Arese. A lui si deve il merito di aver trasformato la villa di campagna di Cesano Maderno nella sontuosa residenza odierna.
Anche se l'idea di costruire il palazzo di campagna a Cesano era stata del padre Giulio Arese, fu Bartolomeo a realizzarne il compimento. La residenza che ancora oggi è possibile ammirare fu il frutto delle sue scelte, dei suoi gusti, della sua cultura. Il progetto del palazzo aveva la funzione di dare il massimo risalto alla nobile dimora all'interno del borgo di Cesano.
Il cuore del complesso è il palazzo, in stile tardo-barocco lombardo, ed intorno ad esso ruotano una serie di elementi che contribuiscono ad esaltarne la presenza, il valore simbolico oltre che architettonico. A partire dalla Piazza ad esedra, già concepita come in stretta relazione con il palazzo, ed agli inizi del Settecento perfezionata come una sfarzosa quinta scenografica e come luogo ove ambientarvi feste e intrattenimenti per gli ospiti. Successivamente quest'area venne destinata ad area di mercato ed ancora nel Novecento fu profondamente modificata. Solo a seguito dei restauri compiuti nel 1997 l'Esedra del palazzo ha riacquistato le forme e le funzioni originarie mettendo ben in luce le sue valenze di luogo scenico ispirato alla tipologia architettonica dei Teatri d'acqua.
Ad est, si estende un vasto giardino, interamente recintato. Da notare l'asse prospettico che dalla loggia genovese del palazzo, va a terminare alla fontana e con una piccola deviazione con il grande portale del muro di cinta.
Il progetto fu probabilmente avviato da Giulio Arese poi compiutamente realizzato grazie a Bartolomeo III Arese, che diede avvio al cantiere nel 1654. Dopo circa vent'anni il palazzo era pressoché finito.
Si tratta di una struttura elegante ma semplice, quadrangolare, anche se l'affiancamento dei corpi di servizio ne complica il disegno. Il palazzo ha il suo centro nel cortile interno impreziosito da una loggia alla genovese sul lato opposto all'ingresso, che si affaccia su un vasto giardino all'italiana.
La facciata principale, quella che dà sull'Esedra, è impostata su tre corpi a sviluppo verticale collegati da altri un poco più bassi, che si saldano con le ali adiacenti. Nell'ala nord troviamo la cappella, nell'ala sud vi è la torre esagonale, costruita sui resti di una torre medievale.
Nel complesso la facciata si evidenzia come sobria, nobile, che caratterizza tutto l'edificio. Solo il portale maggiore spicca, con le sue lesene doriche sovrapposte a bugnato con un balcone settecentesco in ferro battuto.

Il lato nord del cortile ospitava il quartiere delle donne, con gli appartamenti e i locali destinati alla Contessa e alle figlie, mentre dalla parte opposta collegabile con la loggia genovese, vi era l'appartamento del conte Bartolomeo III Arese, adiacente alla biblioteca oltre la quale vi era l'appartamento del figlio Giulio II.
Nelle sale del lato sud erano concentrate le raccolte artistiche e librarie del casato Arese Borromeo e la cappella privata di san Pietro martire, nonché la già citata galleria, arricchita un tempo da opere e sculture. Mentre al lato sud erano addossati il cortile e il Quartiere della servitù, al lato nord si affiancavano altri edifici organizzati attorno a tre cortili e destinati ad accogliere i servizi e le cucine.

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